Si potrebbe dire che esperire è la “cura dell’anima” intesa come la capacità di prendersi a cuore, di curare quella parte di sé più autentica e profonda che necessita di manifestazione; è la possibilità di darsi un’opportunità a superare alcune difficoltà, disagi, sofferenze, scoprendo in sé delle risorse e delle potenzialità nuove da esprimere e da condividere; è attenzione verso se stessi e all’altro, è ascolto, accoglienza e accettazione esplicitati attraverso il colloquio e la relazione in cui il fare si coniuga con l’essere.

È stato meraviglioso scoprirsi per mezzo del divertimento e del piacere nel quale ciascuno “chiede” all’altro tacitamente ma di comune accordo, ossia a cuore aperto, di guadagnarsi quell’apertura ove potersi incontrare senza esserne travolti sia dall’altro sia dalle proprie emozioni, ma sicuri di poter affidarsi per riposarsi in un’unione di serenità. Questo libro è la promessa fatta a un bambino; testimonia il valore della coerenza, che è una qualità insita nella relazione che l’individuo svolge sia con se stesso sia con gli altri.

La formazione umana è la via che ogni persona dovrebbe percorrere per progredire al meglio e quindi trasformare quel tipo di condizionamenti che la bloccano e le impediscono di manifestare la propria autenticità, ma che purtroppo – sebbene non le appartengano – ha acquisito “durante la sua crescita” imparando così, mettendoli in atto, a difendersi. In altre parole sono le diverse modalità di attacco e di difesa e non sono per nulla azioni utili e liberatorie quando feriscono se stessi o gli altri.